L’Ateneo Artístico, Científico y Literario di Madrid, in calle del Prado, si trova all’interno di un edificio costruito nel 1884 per diventare sede definitiva della società, promossa nel 1820 da un gruppo di intellettuali e politici di orientamento liberale. A essere incaricati della costruzione furono gli architetti Enrique Fort e Luis Landecho.

La stretta facciata principale, ornata da tre medaglioni con bassorilievi di Alfonso X il saggio, Cervantes e Velázquez, non riesce a dare un'idea dell'ampiezza e dell’importanza dell'interno, nel quale si trovano diverse sale di lettura, una sala conferenze e il magnifico auditorium in stile neogreco progettato da Arturo Mélida.

L’Ateneo è un’istituzione di lunga data, che ha avuto una grande rilevanza nella vita culturale spagnola del XIX e inizi del XX secolo, fungendo da sede di dibattito e da spazio dove esprimere liberamente le proprie idee. La sala nota come la "cacharrería" è stata testimone delle animate riunioni tenute da scrittori e artisti a partire dalle tre del pomeriggio fino a notte inoltrata.

Tra i frequentatori dell’Ateneo si annoverano, tra gli altri, Mesonero Romanos, Castelar, Cánovas de Castillo, Unamuno, Valle-Inclán e Manuel Azaña. La collezione di ritratti di alcuni di questi personaggi, tra cui alcune opere di Rosales e Madrazo, è certamente degna di nota; tuttavia, il vero gioiello dell’edificio è la biblioteca in costante espansione, che oggi raccoglie oltre 200.000 volumi e resta aperta al pubblico anche dopo la mezzanotte.